Università Cattolica del Sacro Cuore

Facoltà di Scienze della Formazione

sede di Piacenza

 

Fondazione di Piacenza e Vigevano

 

I N C O N T R I  C O N  D A N T E

 

Piacenza, 20 aprile – 1° giugno 2006

 

Direzione scientifica:

prof. Pierantonio Frare

Istituto di Italianistica

 

PROGRAMMA

20 aprile 2006: Inferno I. Introduzione di Pierantonio Frare, Università Cattolica

 

27 aprile 2006: Inferno III. Introduzione di Elena Landoni, Università Cattolica

 

4 maggio2006: Inferno V. Introduzione di Giuseppe Frasso, Università Cattolica

 

11 maggio 2006: Inferno X. Introduzione di Selene Sarteschi, Università di Pavia

 

18 maggio 2006: Inferno XIII. Introduzione di Luca C. Rossi, Università di Bergamo

 

25 maggio 2006: Inferno XXVI. Introduzione di Massimo Zaggia, Università di Siena

 

1° giugno 2006: Inferno XXXIII. Introduzione di Claudia Villa, Università di Bergamo

 

I canti sono letti da Gerardo Placido

 

 

PRESENTAZIONE

   La riscoperta della lingua italiana come stile comunicativo, il piacere di poterne godere nelle parole di un grande poeta, nella voce coinvolgente di un attore e nelle immagini che esse suscitano, il privilegio di imparare a gustarla anche grazie ad una lettura critica dei testi: queste le finalità del progetto “Incontri con Dante” che la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica ha proposto ai piacentini nella primavera 2006, grazie al decisivo contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Sette appuntamenti preserali della durata di circa un’ora hanno visto protagonisti alcuni tra i più celebri canti dell’Inferno di Dante: durante la prima parte dell’incontro, critici letterari esperti della Commedia hanno offerto una lettura introduttiva al canto finalizzata a chiarire immagini, metafore, riferimenti storici e passaggi complessi della scrittura dantesca, consentendo così al pubblico di orientarsi in anticipo e facilmente all’interno dell’opera e di gustare la bellezza del canto recitato senza interruzioni dalla voce di Gerardo Placido. L’attore è riuscito a dare alla pagina di Dante la sua terza dimensione: egli infatti, non solo ha condotto il pubblico fra gli stati d’animo del poeta e i luoghi della sua immaginazione, ma, come è nel suo stile, ha cercato di ‘vivere’ e ‘far vivere’ l’Inferno. L’impatto è stato estremamente coinvolgente: non solo una lettura dei canti, ma un vero e proprio spettacolo in cui i protagonisti della Commedia hanno preso la parola e ci hanno raccontato nuovamente il viaggio dantesco.

La proposta ha voluto offrire alla città un momento in cui la letteratura potesse essere gustata sia nella sua spettacolarità, sia dal punto di vista rigoroso della critica. E Piacenza ha accolto con grande interesse ed inconsueto calore l’invito dell’Università: i partecipanti hanno gremito sia la sede della Fondazione di Piacenza, sia la Sala congressi dell’Università in via Emilia Parmense, dove si sono spinti  per gli ultimi tre appuntamenti e per continuare a seguire Dante nel suo viaggio. I piacentini si sono lasciati piacevolmente inquietare e interrogare dalla forza di questo grande classico, dimostrando di saper riscoprire la straordinaria attualità di un’opera ancora capace di parlare agli uomini del nostro tempo e di rispondere alle loro domande.  Il successo dell’iniziativa  è testimoniato anche all’attenzione che ad essa hanno dedicato i media: da “Libertà”, che ha ampiamente presentato l’evento alla sua vigilia e che in seguito ha riportato le impressioni suscitate dal primo incontro, al TGL che ha trasmesso un significativo servizio riportando alcuni istanti della recitazione e le interviste rilasciate dal professor Pierantonio Frare, coordinatore scientifico, e dall’attore Gerardo Placido.

L’accoglienza entusiasta che il pubblico di Piacenza ha riservato all’iniziativa invita a continuare il viaggio e a progettare altri “Incontri con Dante” - questa volta dedicati alla lettura del Purgatorio -, da realizzare nella prossima primavera. La modalità degli incontri sarà analoga a quella sperimentata con tanta efficacia: la prima parte dedicata alla spiegazione del canto da parte di un esperto, la seconda affidata alla voce recitante. Sulla base del successo ottenuto da questa prima esperienza, ipotizziamo di aumentare il numero degli incontri da sette a quindici; la spiegazione sarà tenuta ancora da dantisti di chiara fama, provenienti da diverse Università; e la lettura, a differenza di quanto avvenuto nella prima edizione, sarà affidata a sette-otto attori diversi, alcuni anche molto noti (ad es., Ottavia Piccolo), nell’intento di offrire un pubblico un ampio ventaglio di stili recitativi e quindi una moltiplicazione del piacere dell’ascolto.

 

Pierantonio Frare