"L'isola
del giorno prima", ovvero come leggere il libro (del mondo),
"Vita e pensiero", LXXVIII, 1 (gen. 1995), pp. 61-77.
Nel
suo terzo romanzo Umberto Eco affronta, attraverso una complessa
struttura narratologica che viene ricostruita a partire dai
suoi saggi sull’argomento, il problema del rapporto tra lettore
e storia, tra finzione e realtà. Il romanzo tende a costruire,
cioè, un lettore modello che sia in grado di interpretare
correttamente non solo la storia che vi si racconta, ma le
"storie" in generale, siano esse fittizie o reali; e ciò ricorrendo
a quei "limiti dell’interpretazione" di cui Eco ha trattato
nel saggio omonimo. Tuttavia, questo tentativo si fa a volte
troppo pressante e insistito, tendendo ad impedire al lettore
l’esercizio del libero arbitrio e facendo dell’opera una struttura
chiusa e non aperta.
Versione completa del saggio