"Horcynus
Orca" di Stefano D'Arrigo,
"Testo", 6/7 (gen.-giu. 1984), pp. 92-102.
Il
saggio prende in esame le strutture numerologiche, tematiche
e simboliche dell’opera, intrecciandole strettamente al particolare
impasto linguistico e ai rimandi intertestuali del libro.
L’uso delle categorie interpretative fornite da Gilbert Durand
(Le strutture antropologiche dell’immaginario) consente
di individuare le presenze di morte che costellano il romanzo
e di segnalare che l’impossibile nostos del protagonista
‘Ndrja Cambria può configurarsi solo nella modalità di un
regressus ad uterum nel grembo della madre filogenetica
(il mare).