PIERANTONIO
FRARE, La retta e il cerchio: O notte e il Sentimento
del Tempo, "Testo", 3 (lug. 1981-dic. 1982), pp. 77-89.
Il
saggio rintraccia le ragioni dello spostamento di O notte
dall’Allegria al Sentimento del Tempo e
della sua inserzione in limine alla seconda raccolta
ungarettiana, in una serie di caratteristiche formali (mancanza
di punteggiatura, ritorno delle misure tradizionali, prevalenza
della serie aggettivo-sostantivo) e, soprattutto, nell’isomorfismo
strutturale tra il testo iniziale e l’intera raccolta: entrambi
propongono, infatti, la conversione di un itinerario diacronico
rettilineo in uno circolare e atemporale.