PIERANTONIO
FRARE, Ricreazione del savio e ri-creazione dell'ingegnoso:
tra Bartoli e Tesauro, "Testo", 26 (lug.-dic. 1993), pp.
81-7.
Vengono
messi a confronto due riprese del medesimo racconto, quello
della Galea di Ateneo: una si trova nella Ricreazione
del savio (1659) di Daniello Bartoli (a cura di Bice MORTARA
GARAVELLI, Fondazione Bembo/Guanda editore, Parma 1992, pp.
531-32), l’altra nel Cannocchiale aristotelico (1654)
di Emanuele Tesauro (pp. 95-96). Dal confronto emergono sia
la comune predilezione per l’antitesi, sia l’opposta concezione
dei rapporti tra parola e referente; ancorata al primato dei
realia nel Bartoli, libera da qualunque aggancio referenziale
nel Bartoli. La differenza può essere utilmente riformulata
nei termini di Jacopo Mazzoni che nella Difesa di Dante
(1587) aveva distinto tra "imitazione icastica" e "imitazione
fantastica".
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